Sono veramente tanti gli eventi che hanno caratterizzato, sotto il punto di vista ambientale ed ecologico, l'estate del 2022. La siccità (con relative ondate di calore da record), gli incendi, i rovesci d'acqua con relativi "flash-flood", i fenomeni associati ai "downburst" (come quello che ha colpito diverse zone del Piemonte a luglio), la fusione dei ghiacciai (con il tragico evento accaduto sul ghiacciaio della Marmolada).... Insomma, ce ne sono di notizie sui cui riflettere e di azioni da intraprendere. Qui vi riportiamo un approfondimento tratto dal comunicato stampa del CIRF, il Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale (composto da geologi, biologi, agronomi, ingegneri ed altre figure professionali che si occupano di gestione dell'ambiente legato alle acque dolci): "La grave crisi idrica in corso è senza dubbio da inquadrare nella epocale crisi climatica ed ecologica in atto e come tale va approcciata in modo strutturale, affrontando le cause e non correndo dietro ai sintomi..." "...siamo possibilisti su piccoli invasi collinari volti alla raccolta dei deflussi superficiali, per quanto pure questi non siano esenti da criticità. Non si possono proporre nuove dighe senza considerare il loro fortissimo impatto sui sistemi idrografici; attualmente gli sbarramenti sono: - il fattore di pressione più significativo in almeno il 30% dei corpi idrici europei; - causa del mancato raggiungimento del buono stato ecologico in almeno il 20% dei corpi idrici europei. Più nello specifico le dighe (insieme alle escavazioni in alveo) hanno determinato un cronico deficit di sedimenti su estese porzioni del reticolo idrografico italiano, con incisione degli alvei ed erosione costiera, che hanno determinato danni a ponti e opere di difesa...". - - - #CIRF #ambiente #fiumi #laghi #acqua #problemicomplessi #soluzionicomplesse #biodiversità #crisiclimatica #crisiidrica #strategie #politica #gestione #territorio #sostenibilità #adattamento #PNRR
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