E' arrivato l'autunno, astronomicamente parlando (oggi cade l'equinozio autunnale), ma com'è andata l'estate meteorologica appena trascorsa in quel di Civitanova Marche?
Leggendo i dati della stazione Davis Vantage Vue dell'IIS "Da Vinci" emerge un quadro che conferma il trend climatico in atto anche localmente, Eccovi il link al report sintetico.
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Così il grande astronomo e divulgatore statunitense Carl Sagan, oltre trent'anni fa, affermava riferendosi, in particolare, alla ricerca di vita extraterrestre nel periodo in cui "nasceva" di fatto l'astrobiologia. Ora in un articolo pubblicato su Nature Astronomy un gruppo di ricercatori ha rilevato su Venere la presenza di un composto chimico particolare, la fosfina (PH3), un gas che sulla Terra viene prodotta e-s-c-l-u-s-i-v-a-m-e-n-t-e da attività biologica microbica. Segnali di #vita tra le nubi di #Venere? Il "sospetto" è più che lecito!!! In questo articolo trovate qualche informazione in più. Buona lettura :) #esobiologia #astrobiologia #astronomia #microbiologia Domenica 13 settembre l'Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche ospiterà, a partire dalle 16, il prof. Peter Wadhams, climatologo responsabile del Polar Ocean Physics Group dell'Università di Cambridge. Con il prezioso aiuto della dr.ssa Maria Pia Casarini, il prof. Wadhams illustrerà con estrema efficacia e con dovizia di dati l'emergenza climatica in corso. Già nel 1970 Peter Wadhams era a bordo della nave oceanografica canadese "Hudson", la prima in assoluto a circumnavigare il Continente americano. Al momento di affrontare il mitico «Passaggio a Nordovest» – il braccio di mare che si trova a nord del Canada – alla prua della nave si presentò il paesaggio polare più ostile, col mare coperto da uno spesso strato di ghiaccio pluristratificato. Oggi, in estate, il Passaggio a Nordovest è una rotta commerciale comune, priva di ghiacci. Il Polo si sta inesorabilmente sciogliendo: è un fatto col quale dobbiamo confrontarci e lo scioglimento dei ghiacci è andato aumentando drammaticamente negli ultimi 30-50 anni. Le conseguenze dirette ed indirette di questa situazione non sono limitate alle regioni polari, ma si fanno sentire su scala globale. I ghiacci del Polo sono la cartina al tornasole dello stato di salute del clima del Pianeta e tanto più diminuiscono, tanto meno calore viene riflesso verso lo spazio dal loro candore, peggiorando ulteriormente la situazione in un circolo vizioso. L’accelerazione del fenomeno è impressionante, e le cause antropiche sono ben evidenti, ma le autorità politiche non sembrano aver ancora realizzato l’enorme pericolo che ciò comporta anche localmente: i fenomeni meteorologici estremi, comprese le ultime violente grandinate che hanno colpito anche la provincia di Macerata e quella di Ancona, ne sono un segno evidente. Insomma, si tratta di un incontro divulgativo da non perdere! ... tra annunci, protocolli di sicurezza, scontri tra "esperti", mascherine sì-mascherine no, e tanta, tanta confusione alzata come polvere da gettare negli occhi dei cittadini in questa fine estate 2020... il mondo della ricerca scientifica ha proseguito, pur nelle difficoltà oggettive e nel pragmatico silenzio di chi lavora a testa bassa, a fare passi in avanti significativi nella lotta al virus Sars-CoV-2 responsabile della sindrome Covid-19. Recentissime (agosto 2020) sono le ricerche pubblicate su alcune riviste internazionali relative all'efficacia - simulata tramite "docking 3D" - di alcune sostanze antivirali estratte da vegetali: l'obiettivo, o meglio, il bersaglio è la proteina "3CLpro" (qui un report tratto dall'articolo scientifico originale), una biomolecola con funzione enzimatica fondamentale per la replicazione del virus. Questa proteina ha una struttura dimerica (formata da due sub-unità identiche) e presenta, in particolare, due regioni (denominate "siti attivi") che risultano essere determinanti per la sua attività biologica: bloccare o modificare con un farmaco tali siti significherebbe il "depotenziamento" o la "morte" del virus stesso, incapace - o quasi - di replicarsi e, quindi, di infettare altre cellule umane e altre persone. Una di queste sostanze antivirali di origine vegetale che le simulazioni al computer dimostrano essere in grado di ridurre l'attività della proteina 3CLpro, è la quercetina: nell'articolo che trovate qui, titolone a parte, trovate maggiori ragguagli. Il passo decisivo per arrivare ad un nuovo farmaco antivirale, tra i tanti candidati in lizza e in attesa di un vaccino funzionale e sicuro, è oramai prossimo! Ci sarebbe bisogno, comunque, di un clima più sereno - pur nella gravità della situazione - utile anche per evidenziare come funziona la ricerca scientifica in ambito medico-farmacologico e biotecnologico, mettendo in luce il duro lavoro svolto dai vari gruppi che si occupano di questo e di altri settori. Ci vuole pazienza, competenza (...non si finisce mai di studiare) e tanta, tanta passione! |