Vi segnaliamo l'intervista su OpenTalk al dr. Gian Gaetano Tartaglia, coordinatore di "RNA Systems Biology Lab " dell'Istituto Italiano di Tecnologia che ha investigato i meccanismi molecolari responsabili della replicazione del SARSCoV2 all’interno delle cellule umane, utili alla comprensione dei principi di diffusione della malattia #COVID19. “Un virus ha come scopo primo quello di riprodursi il più possibile, non di sopprimere la cellula ospitante, anche perché senza questa morirebbe. Una variante di successo, quindi, deve aumentare la capacità del virus di replicarsi, ma per farlo deve evitare che la cellula muoia. L'evoluzione di nuove varianti, con molta probabilità, porterà ad un Sars-Cov-2 più contagioso ma meno aggressivo”. Qui l'intervista completa. Buona lettura! [immagine tratta da https://thumbs.dreamstime.com/]
0 Comments
147.093.052 di km!!! No, non sono i chilometri che qualche maratoneta ha percorso a piedi nel 2020, o che qualche ciclista ha macinato girando in lungo e in largo. E' la distanza Terra-Sole nel punto esatto dell'orbita in cui il "pallido punto azzurro" (da "Pale Blue Dot" del mitico Carl Sagan) risulta più vicino alla nostra stella: siamo in perielio! E quel punto l'abbiamo appena raggiunto, proprio oggi, proprio ora! Il 5 luglio 2021, invece, saremo in afelio, a 152.100.376 di km dalla nostra nana gialla. Ma... se oggi siamo così vicini al Sole, perché siamo appena entrati in inverno? #ScienzedellaTerra #Astronomia #curiosità #perielio - - - I circa 5 milioni di km di differenza tra "afelio" e "perielio" (rispettivamente i punti dell'orbita in cui la Terra si trova più lontana e più vicina al Sole) cambiano poco in termini di quantità di radiazioni elettromagnetiche (e, quindi, anche di calore) che riceviamo dalla nostra stella. La "colpa" è dell'asse di rotazione della Terra, inclinato di circa 23° rispetto alla perpendicolare al piano dell'eclittica (ovvero il piano sul quale orbita il nostro pianeta, come si vede nell'immagine che vedete qui sotto, tratta dal web). In questo periodo dell'anno nel nostro emisfero i raggi del Sole hanno un angolo d'incidenza maggiore: tale inclinazione determina un minore irraggiamento e, dunque, temperature più "fresche". Per lo stesso motivo nell'emisfero australe è iniziata da una decina di giorni la stagione estiva Insomma, dinamiche orbitali e asse terrestre (più altri fattori "secondari") garantiscono l'alternarsi delle stagioni, e non la distanza Terra-Sole! Per saperne di più e per fare qualche esperimento... leggete qui! E buon divertimento :) Lunedì 14 dicembre il Sole si oscurerà e dopo una settimana Giove e Saturno si avvicineranno così tanto fino a "fondersi" tra loro: segni della fine del mondo o di qualche altro presagio nefasto? Se le cose stessero veramente così, in effetti, ci sarebbe da preoccuparsi visto che siamo ancora in questo terribile 2020.... In realtà si tratta di due fenomeni che possono essere spiegati molto più semplicemente con qualche minima nozione di astronomia: lunedì ci sarà una bellissima eclissi totale di Sole, purtroppo non visibile nell'emisfero boreale ma - tramite i canali ufficiali di diverse agenzie ed enti scientifici (prima tra tutte la NASA e l'ESO (European Southern Observatory) e di appassionati di astronomia (come, ad esempio, i canali facebook di "Chi ha paura del buio" e "Passione astronomia") - potremo seguirla comunque in diretta tra le 15 e le 18 (circa) sfruttando i telescopi posizionati in Cile e Argentina, zona dove l'eclissi sarà ben visibile (condizioni meteo permettendo). Spostandoci al 21 dicembre, nel giorno per noi più corto dell’anno, Giove e Saturno formeranno un allineamento planetario che, visto dalla Terra, risulterà affascinante da osservare e da immortalare, dato che si tratta di "evento" decisamente raro che non si vedeva, per la particolare meccanica orbitale dei tre corpi, da circa 400 anni: occhi al cielo, auspicabilmente senza nuvole, dopo le 17:30 nel giorno del solstizio d'inverno! Insomma, si prospetta una settimana decisamente interessante! Per saperne di più: NASA ( https://www.nasa.gov/eclipse/2020-eclipse-in-south-america/ ) UAI ( http://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Dicembre_2020#SOLE ) ANSA ( https://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/spazio_astronomia/2020/12/02/solstizio-dinverno-ed-eclissi-sole-nel-cielo-di-dicembre-_49809ccb-1000-4f61-a742-65e23d35afc6.html ) Alzi la mano chi, da bambino, non ha mai espresso un desiderio nel vedere una "stella cadente" solcare il cielo. Bene, uno di questi "desideri" si è materializzato nei giorni scorsi proprio nel liceo civitanovese: la scuola è entrata ufficialmente a far parte della rete del progetto P.R.I.S.M.A. (acronimo per “Prima Rete Italiana per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera”). Coordinato dall’Istituto Nazionale di Astrofisica-Osservatorio di Torino e attivo dal 2017, il progetto PRISMA fa riferimento ad una rete di camere "all-sky", automatiche e distribuite sul territorio nazionale, utili per monitorare il cielo notturno e riprendere la scia lasciata da una meteora brillante (la "stella cadente", appunto, formata da frammenti di asteroidi o comete che, entrando nell'atmosfera terrestre, si incendiano a causa dell'attrito). Le informazioni raccolte da più camere consentono di determinare le orbite di questi corpi e di delimitare, con un buon grado di approssimazione, le aree dell'eventuale caduta di frammenti così da poterli recuperare per studiarne le principali caratteristiche geo-chimiche: è di pochi mesi, peraltro, fa il ritrovamento della cosiddetta "meteorite di Capodanno", caduta nel modenese, i cui frammenti sono stati rinvenuti proprio grazie ai calcoli eseguiti dalla rete PRISMA. I dati raccolti in maniera sistematica, cui speriamo possa contribuire efficacemente anche la camera del "Da Vinci", permettono di perfezionare i modelli di interazione dei "corpi cosmici" con l'atmosfera, che a tutt'oggi presentano ancora molte lacune a causa della mancanza di dati osservativi di qualità. Inoltre, il monitoraggio sistematico del cielo (copertura nuvolosa e attività elettrica) sarà usato anche per la validazione di modelli meteorologici. La camera all-sky del nostro liceo, acquistata grazie al finanziamento ottenuto dalla scuola per il progetto "SMOA - Stazione Meteorologica e Osservatorio Astronomico", è operativa da alcuni giorni ma solo oggi, grazie al lavoro degli assistenti tecnici informatici della scuola (gli infaticabili e insostituibili Sandro Scoponi e Pierluigi Sabbatinelli) siamo riusciti a collegarci con la rete PRISMA. Le immagini in tempo reale possono essere viste selezionando Civitanova Marche nella cartina interattiva riportata nel sito web del progetto: Questa strumentazione permetterà di avviare sin dal corrente anno scolastico nuove collaborazioni pluriennali con enti di ricerca scientifica (INAF in primis), organizzando - Covid19 permettendo - corsi di formazione per docenti e incontri divulgativi per i nostri alunni, arricchendo le proposte di didattica laboratoriale già in essere con il progetto "SMOA". Per il Dipartimento di Scienze naturali Prof. David Fiacchini A fine settembre il nostro liceo è stato premiato da Ministero dell'Istruzione, WWF Italia, Carabinieri Forestali e Associazione Nazionale Musei Scientifici per il progetto "Cluana Urban Nature", risultato vincitore del contest nazionale dedicato alla biodiversità. Complimenti agli alunni e alle alunne dell'attuale 4^M (che hanno ereditato il progetto dai neo-diplomati dell'ex 5^C)! Questo è il video realizzato per presentare il progetto in occasione della cerimonia di premiazione svoltasi lo scorso 28 settembre, mentre altre notizie le trovate nel comunicato stampa relativo alla premiazione redatto dal WWF. Nei prossimi mesi avremo modo di far "fruttare" il premio vinto (1.000 euro) per migliorare - dal punto di vista naturalistico - il cortile/giardino della nostra scuola, mettendo a dimora alcune piante (seminate dagli stessi alunni), installando bat-box e microrifugi, e realizzando una prima parte del percorso naturalistico alla scoperta della biodiversità della zona. Il sogno dei liceali e dei docenti civitanovesi, ad ogni modo, rimane sempre quello di poter realizzare un parco naturalistico-scientifico nell'area incolta, di proprietà comunale, situata di fronte alla scuola: speriamo che l'Amministrazione Comunale possa "regalare" alla città questo bel progetto. E' arrivato l'autunno, astronomicamente parlando (oggi cade l'equinozio autunnale), ma com'è andata l'estate meteorologica appena trascorsa in quel di Civitanova Marche?
Leggendo i dati della stazione Davis Vantage Vue dell'IIS "Da Vinci" emerge un quadro che conferma il trend climatico in atto anche localmente, Eccovi il link al report sintetico. Così il grande astronomo e divulgatore statunitense Carl Sagan, oltre trent'anni fa, affermava riferendosi, in particolare, alla ricerca di vita extraterrestre nel periodo in cui "nasceva" di fatto l'astrobiologia. Ora in un articolo pubblicato su Nature Astronomy un gruppo di ricercatori ha rilevato su Venere la presenza di un composto chimico particolare, la fosfina (PH3), un gas che sulla Terra viene prodotta e-s-c-l-u-s-i-v-a-m-e-n-t-e da attività biologica microbica. Segnali di #vita tra le nubi di #Venere? Il "sospetto" è più che lecito!!! In questo articolo trovate qualche informazione in più. Buona lettura :) #esobiologia #astrobiologia #astronomia #microbiologia Domenica 13 settembre l'Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche ospiterà, a partire dalle 16, il prof. Peter Wadhams, climatologo responsabile del Polar Ocean Physics Group dell'Università di Cambridge. Con il prezioso aiuto della dr.ssa Maria Pia Casarini, il prof. Wadhams illustrerà con estrema efficacia e con dovizia di dati l'emergenza climatica in corso. Già nel 1970 Peter Wadhams era a bordo della nave oceanografica canadese "Hudson", la prima in assoluto a circumnavigare il Continente americano. Al momento di affrontare il mitico «Passaggio a Nordovest» – il braccio di mare che si trova a nord del Canada – alla prua della nave si presentò il paesaggio polare più ostile, col mare coperto da uno spesso strato di ghiaccio pluristratificato. Oggi, in estate, il Passaggio a Nordovest è una rotta commerciale comune, priva di ghiacci. Il Polo si sta inesorabilmente sciogliendo: è un fatto col quale dobbiamo confrontarci e lo scioglimento dei ghiacci è andato aumentando drammaticamente negli ultimi 30-50 anni. Le conseguenze dirette ed indirette di questa situazione non sono limitate alle regioni polari, ma si fanno sentire su scala globale. I ghiacci del Polo sono la cartina al tornasole dello stato di salute del clima del Pianeta e tanto più diminuiscono, tanto meno calore viene riflesso verso lo spazio dal loro candore, peggiorando ulteriormente la situazione in un circolo vizioso. L’accelerazione del fenomeno è impressionante, e le cause antropiche sono ben evidenti, ma le autorità politiche non sembrano aver ancora realizzato l’enorme pericolo che ciò comporta anche localmente: i fenomeni meteorologici estremi, comprese le ultime violente grandinate che hanno colpito anche la provincia di Macerata e quella di Ancona, ne sono un segno evidente. Insomma, si tratta di un incontro divulgativo da non perdere! ... tra annunci, protocolli di sicurezza, scontri tra "esperti", mascherine sì-mascherine no, e tanta, tanta confusione alzata come polvere da gettare negli occhi dei cittadini in questa fine estate 2020... il mondo della ricerca scientifica ha proseguito, pur nelle difficoltà oggettive e nel pragmatico silenzio di chi lavora a testa bassa, a fare passi in avanti significativi nella lotta al virus Sars-CoV-2 responsabile della sindrome Covid-19. Recentissime (agosto 2020) sono le ricerche pubblicate su alcune riviste internazionali relative all'efficacia - simulata tramite "docking 3D" - di alcune sostanze antivirali estratte da vegetali: l'obiettivo, o meglio, il bersaglio è la proteina "3CLpro" (qui un report tratto dall'articolo scientifico originale), una biomolecola con funzione enzimatica fondamentale per la replicazione del virus. Questa proteina ha una struttura dimerica (formata da due sub-unità identiche) e presenta, in particolare, due regioni (denominate "siti attivi") che risultano essere determinanti per la sua attività biologica: bloccare o modificare con un farmaco tali siti significherebbe il "depotenziamento" o la "morte" del virus stesso, incapace - o quasi - di replicarsi e, quindi, di infettare altre cellule umane e altre persone. Una di queste sostanze antivirali di origine vegetale che le simulazioni al computer dimostrano essere in grado di ridurre l'attività della proteina 3CLpro, è la quercetina: nell'articolo che trovate qui, titolone a parte, trovate maggiori ragguagli. Il passo decisivo per arrivare ad un nuovo farmaco antivirale, tra i tanti candidati in lizza e in attesa di un vaccino funzionale e sicuro, è oramai prossimo! Ci sarebbe bisogno, comunque, di un clima più sereno - pur nella gravità della situazione - utile anche per evidenziare come funziona la ricerca scientifica in ambito medico-farmacologico e biotecnologico, mettendo in luce il duro lavoro svolto dai vari gruppi che si occupano di questo e di altri settori. Ci vuole pazienza, competenza (...non si finisce mai di studiare) e tanta, tanta passione! Mai come in questi primi sei mesi del 2020 ci siamo trovati di fronte ad una confusa serie di notizie contrastanti relative all'emergenza #Covid19 e, più in generale, agli aspetti legati alla salute umana,, tanto che qualcuno ha coniato la parola "infodemia" per descrivere lo status attuale.
Gruppi di scienziati seguono la diffusione delle false informazioni riguardo a COVID-19 su mezzi di comunicazione e social network nella speranza di riuscire a contenerla, perché specialmente in una crisi sanitaria globale bufale e teorie 'complottiste' non si limitano a trarre in inganno, ma potrebbero essere anche questione di vita o di morte. Questo bell'articolo pubblicato sulla rivista "Le Scienze" offre spunti e riflessioni interessanti. Buona lettura! |