Lo sappiamo bene, da gennaio ad oggi in gran parte d’Italia si sono registrate anomalie negative in termini di precipitazioni meteoriche (neve e pioggia, sostanzialmente) e, tra maggio e giugno 2022, sono stati toccati valori record di temperature massime (che, probabilmente, nei prossimi giorni supereremo vista la configurazione barica in corso...). In questo sintetico report vi presentiamo i dati registrati dalla stazione meteorologica del Da Vinci nei primi sei mesi del 2022. E, già che ci siamo, qui di seguito forniamo alcuni consigli utili su come risparmiare acqua (grazie alla pagina Ig "Factanza" per gli spunti utili).
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Da qualche anno a questa parte nei dintorni dell'IIS Da Vinci di Civitanova Marche hanno iniziato a far capolino, con sortite fin dentro al giardino, animali relativamente confidenti e fotogenici: le nutrie (Myocastor coypus). In effetti il giardino della scuola dista, in linea, d'aria, circa 1,5 km dalla foce del fiume Chienti, zona da cui verosimilmente proviene anche la colonia di nutrie più "urbana". Quando questo simpatico roditore ha iniziato a frequentare anche il giardino della scuola, nella primavera del 2018, il Dipartimento di Scienze naturali aveva stilato questa nota (tutt'ora valida) per informare in modo semplice ma diretto sia gli studenti che il personale scolastico, in modo da evitare notizie fasulle e paure ingiustificate e, nel contempo, assumere un comportamento corretto nei confronti di quello che resta comunque un animale selvatico. La colonia di nutrie della zona sud di Civitanova Marche ha continuato, di tanto in tanto, a fare notizia sulla stampa locale: da articoli con toni forse troppo allarmistici, a pezzi di tutt'altra natura e contenuti. Nel frattempo questo placido roditore continua a zampettare anche nel giardino del "Da Vinci", facendosi fotografare dagli studenti più curiosi. Quanto e cosa c'è di vero circa le notizie di lupi avvistati tra le campagne di Civitanova Alta, Morrovalle e Montelupone? Negli ultimi mesi sono stati sempre più frequenti gli avvistamenti di presunti lupi in diverse località basso-collinari e costiere delle Marche. La maggior parte di queste segnalazioni, che hanno avuto una forte eco sui mass-media locali (carta stampata, testate on-line e social-media), non è documentata con foto, video o reperti valutabili in modo oggettivo, per cui non è possibile dire con ragionevole certezza se fossero lupi o no. C'è anche da dire che la "moda" del cane lupo cecoslovacco, razza canina dalla morfologia simile al lupo, ha certamente contribuito ad aumentare il numero di segnalazioni. Dunque, si tratta veramente di lupi? Da una decina di anni a questa parte la popolazione marchigiana di lupo appenninico (Canis lupus italicus) sembra essere in aumento e in espansione naturale, dopo un lungo periodo di declino che ha toccato il momento peggiore tra la fine degli anni '70 - quando questo meraviglioso animale era erroneamente considerato "nocivo" e poteva essere ucciso con ogni mezzo - e l'inizio degli anni '80 del secolo scorso, tanto che nelle Marche poteva essere considerato quasi del tutto scomparso. Le normative di tutela, nazionali e comunitarie, l'aumento delle prede abituali (cinghiale e capriolo in primis) e un lento ma progressivo spopolamento delle aree montane e pedemontane, sono fattori che hanno certamente contribuito al graduale ritorno di questo predatore nei territori elettivi dell'Appennino. Predatore che - è il caso di sottolinearlo - non è mai stato oggetto di progetti di allevamento e successiva immissione, come spesso si sente dire nell'ambito di vere e proprie leggende metropolitane prive di fondamento; può invece accadere che alcuni esemplari, rinvenuti feriti, dopo le cure veterinarie del caso vengano rilasciati nel territorio di provenienza, ma nulla di più. Le presenza di alcuni individui erratici, forse 2-3 animali alla ricerca di nuovi territori, anche nel basso maceratese è molto probabile; più difficile, anche se non impossibile, che questi esemplari possano "decidere" di restare in zona, visti i fattori "limitanti" legati al territorio fortemente antropizzato (in primis la fitta rete di infrastrutture viarie, le zone urbanizzate, l'assenza di boschi, ecc.). Abbiamo visto anche in questi mesi che la riconquista di alcuni territori, che da decine di anni non avevano più memoria della presenza del lupo, e l'espansione in zone "nuove" è andata di pari passo con un'atavica quanto ingiustificata paura che questo animale suscita, vuoi anche per la cattiva (e fasulla) nomea di feroce animale mangia-tutto (animali da allevamento e persino uomini) che questo schivo canide si trascina dietro da secoli, portandolo nel nostro Paese sull'orlo dell'estinzione. Gli articoli che abbiamo letto anche nelle cronache locali difficilmente dipingono il lupo per l'animale che è (magari anche grazie all'aiuto di uno zoologo), ma ne tratteggiano in modo esasperato caratteristiche da "belva crudele" con toni enfatici e allarmistici. In questi casi serve, invece, un'informazione corretta, basata su dati oggettivi e su ricerche scientifiche: il lupo non è un animale aggressivo nei confronti dell’uomo (gli ultimi casi di attacco documentati risalgono a quasi due secoli fa, e si trattava di situazioni molto particolari), anzi, cerca di evitare i possibili incontri ravvicinati dato che gli esseri umani rappresentano una seria minaccia. Come per tutti gli altri animali selvatici che possiamo incontrare nel corso di una passeggiata, anche nel raro caso in cui dovessimo trovarci a tu per tu con il lupo non resta che comportarci con le basilari regole di prudenza. La principale causa di conflitto uomo-lupo è certamente legata alle predazioni nei confronti del bestiame e (molto più raramente) anche di cani padronali, specialmente laddove l'uomo ha perso la buona e sana abitudine di custodire come si deve armenti e greggi. Questo è un problema reale e che va affrontato: oltre alle precauzioni da adottare per proteggere i propri animali, con l’utilizzo di cani da guardiania, l’installazione di recinzioni e il ricorso a ricoveri notturni adeguati, è necessario che le istituzioni sostengano gli allevatori in modo diretto, ad esempio con il finanziamento delle misure di protezione e con congrui e tempestivi rimborsi in caso di attacco. Quando un predatore non trova più quella facilità di accesso ad una risorsa alimentare disponibile (la capretta o il cavallo lasciati liberi di scorrazzare nei prati, ad esempio), si sposta altrove (ovvero verso le prede naturali), abbandonando le zone protette da recinti e cani da guardiania. Il lupo, dunque, fa parte dell’ambiente naturale e costituisce un anello fondamentale della rete trofica e delle dinamiche ecosistemiche: pensare in modo semplicistico di "eliminarlo" - come da alcune retrive parti del mondo politico, e non solo, viene auspicato - non è una soluzione, anzi, si trasformerebbe in un tremendo boomerang ecologico anche per chi vive di agricoltura e pastorizia perché, come ben sappiamo, il lupo in un ecosistema in equilibrio regola le popolazioni di ungulati selvatici il cui sovrannumero causa danni alla vegetazione e alle colture. Non resta che (re)imparare a convivere con il lupo, la cui presenza arricchisce l’ambiente, e le nostre vite. (articolo a cura del prof. David Fiacchini - Biologo) La nostra scuola partecipa alla "festa della natura e della sostenibilità ambientale" organizzata a livello nazionale da WWF, per l'iniziativa "Urban Nature", e FIAB, con "Bimbinbici" . Vieni anche tu a piantare nuovi alberi e a fare una biciclettata in compagnia? Una facile biciclettata dal centro di Civitanova Marche (Varco sul Mare, via Menotti, partenza ore 9:30) al polo scolastico di via Nelson Mandela, dove tutti assieme si gioca con bici e pattini grazie ai responsabili delle associazioni che saranno presenti per l'occasione.
Dalle 10/10:30 circa, con l'insostituibile contributo dei volontari del WWF e delle guide della classe 5^M del "Da Vinci", saranno messe a dimora nel giardino-cortile della scuola, lungo il percorso naturalistico del progetto "Cluana Urban Nature", 30 piante autoctone donate dal Reparto Biodiversità dei Carabinieri Forestali di Assisi nell'ambito della bella iniziativa nazionale "Un albero per il futuro", iniziativa avviata lo scorso anno e alla quale anche la nostra scuola ha aderito. Saranno con noi, per l'occasione, anche gli amici e le amiche del gruppo "Piantiamocela - Civitanova Marche". Ci sarà tempo e spazio anche per approfondire l'importanza degli alberi e del suolo, con i Carabinieri Forestali e con gli amici del circolo "Sibilla Aleramo" di Legambiente, così come con i tecnici di ARPAM e ISPRA cercheremo di capire come e perché è importante monitorare la qualità dell'aria (progetto CleanAir@school). Letture per i più giovani ed escursione in bici lungo il percorso realizzato sulla sponda sinistra del fiume Chienti dai volontari di "Civitanova Greenlife". Per partecipare all'iniziativa, gratuita ed aperta a tutti, è necessario iscriversi compilando questo form. Qui trovate la locandina con il programma della mattinata e il comunicato stampa pubblicato nel sito web della scuola. In caso di pioggia la passeggiata in bici sarà annullata e si svolgeranno, all'interno dell'IIS Da Vinci, solo alcune delle attività in programma. Per informazioni è possibile contattare la FIAB o l'IIS Da Vinci. Eventi estremi più frequenti (siccità/piogge torrenziali) --> danni al settore primario (agricoltura) e alle infrastrutture, aumento di incendi, frane e alluvioni, maggiori costi per interventi di ripristino/recupero, migranti climatici, perdita collettiva di "benessere"...
Come se ne esce? La ricetta è oramai nota da tempo. Tra gli altri punti: - taglio delle emissioni di gas-serra (investendo risorse nelle "nuove" tecnologie) per cercare di ridurre gli effetti di siccità e precipitazioni intense e prolungate; - aumento della dote verde del territorio e delle città, in modo da avere una superficie più ampia in grado di "accogliere" le piogge e mitigare il caldo estremo; - migliorare la gestione della rete idrica/fognaria (per il deflusso di grandi quantità di acqua/per l'accumulo); - lasciare ampi margini di espansione ai corsi d’acqua, evitando di costruire in zone a rischio. I buoni esempi non mancano: nuovi boschi urbani, tetti verdi, piazze con pavimentazione ad "effetto spugna", ecc. Si tratta di interventi virtuosi che incidono positivamente sul territorio sia in termini di forza-lavoro da impiegare (nuove e vecchie professionalità), sia per il ritorno che avremo nel breve e medio periodo Insomma: lavorare per il presente con obiettivi che guardano ad un futuro sostenibile. Tecnologia e professionisti ci sono, ma per far questo servono politici "con le palle" che abbraccino una strategia lungimirante per il bene comune: c'è tanto da fare, sin da subito, e bisogna orientare interventi, piani, progetti per riconvertire un'economia che, almeno in questa fase storica, faccia veramente rima con ecologia e non si limiti ad un inutile "greenwashing" che piace a tanti. I danni di uno "stile di vita" e di un "sistema" che consuma risorse e biodiversità più in fretta di quanto il Pianeta riesca a rigenerarle (vedere il cosiddetto "overshoot day") li stiamo pagando anche in termini di vite umane: e non è in alcun modo "accettabile". O no? #ecologicalcrisis #crisicologica #clima #climate Per approfondire vi segnalo, tra gli altri, questo recente articolo. Mentre in gran parte del mondo si stanno battendo i record delle temperature massime mai registrate da circa 150 anni ad oggi (come ad esempio qui), con forti problemi legati al periodo siccitoso, la stazione meteorologica dell'IIS Da Vinci di Civitanova Marche nei mesi primaverili del 2021 ha registrato un -46% di precipitazioni rispetto alla media del periodo di osservazione (2017-2021): appena 92,8 mm di pioggia caduti tra marzo e maggio contro i 171 mm di media.
A livello regionale le cose non vanno meglio: se allarghiamo il periodo di osservazione partendo dal primo giorno di dicembre 2020 fino alla giornata di ieri (29.6.2021), sommando quindi le precipitazioni invernali a quelle primaverili, registriamo un deficit idrico pari al 25.6%. Insomma, nelle Marche siamo "sotto" di 118 mm di pioggia rispetto alla media del periodo 1981-2010. [fonti consultate: dati Osservatorio Meteorologico "IIS Da Vinci" Civitanova Marche; dati ASSAM - http://meteo.regione.marche.it/dati/clima/ #meteo #meteorologia #climatologia #piovosità #temperature #crisiclimatica #ecologicalcrisis Sabato 22 maggio 2021, a partire dalle ore 9:30, sarà inaugurato il "percorso naturalistico" allestito della classe 4^M nell'ambito del progetto "Cluana Urban Nature".
Qui la notizia, rilanciata dal sito dell'IIS Da Vinci, e qui la locandina. Vi siete già prenotati per una visita guidata? L'IIS Da Vinci aderisce anche quest'anno alla meritoria iniziativa promossa dalla trasmissione radiofonica di Radio2 "Caterpillar". E voi, avete aderito?
Eccovi il decalogo più... un consiglio per risparmiare energia, ridurre le emissioni di gas climalteranti e... contribuire alla salute di tutti, Pianeta compreso: si tratta di piccole azioni, a volte anche banali, che tutti possiamo mettere in pratica sin da subito! Poi, è vero, si possono fare tante altre cose, anche più onerose (come l'installazione di cappotti termici, pannelli fotovoltaici...) ma già iniziare con questi suggerimenti è importantissimo, viste le problematiche (climatiche, ecologiche>) cui stiamo andando incontro! La nostra scuola ha anche iniziato un progetto di piantumazione che nel corso del 2021 vedrà nascere un piccolo "boschetto" di una sessantina di piante (tra arbusti e alberi autoctoni), nell'ambito del percorso "Cluana Urban Nature": insomma, si può fare veramente "tanto" con "poco", o no? #milluminodimeno Il 20 marzo è stata istituita dall’Assemblea generale dell’ONU la “Giornata internazionale della felicità”, che nel 2021 compirà 9 anni: si festeggerà assieme all’ingresso astronomico della primavera, dato che l’equinozio del 2021 cade in Italia alle 10:37. Il mese di marzo termina con una sequenza di giornate mondiali di grande interesse e, se solo nei mass-media si comunicasse la scienza in modo capillare, appassionato e competente, avremmo a disposizione tanti, tantissimi argomenti da approfondire per conoscere più da vicino come funziona il nostro Pianeta e cosa possiamo fare per ridurre il nostro "impatto": il 21 è la “Giornata mondiale delle foreste”, i polmoni della Terra, il giorno seguente è la volta dell’acqua (alcuni utili approfondimenti li trovate qui e qui), mentre il 23 marzo si celebra la “Giornata mondiale della meteorologia” il cui focus quest’anno sarà su oceani, clima e tempo meteorologico. Venerdì 26 marzo, grazie ai conduttori della trasmissione radiofonica di RaiRadio2 “Caterpillar”, il tema del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili sarà portato all’attenzione dei più con la consueta maratona divulgativa ribattezza “M’illumino di meno”, cui anche la nostra scuola aderisce da diversi anni. Sabato 27, infine, il testimone passa alla tredicesima edizione di “Earth Hour”, evento su scala globale curato dal WWF che, nel porre l’accento sulla necessità di ridurre i consumi e gli sprechi di energia elettrica e lottare contro i cambiamenti climatici, chiede simbolicamente a tutti di spegnere per un’ora – dalle 20:30 alle 21:30 – le luci di case, edifici e monumenti storici. Tanti spunti utili, insomma, per trattare in modo chiaro e approfondito temi – dalle risorse non rinnovabili al clima, dall’energia al benessere – di notevole interesse e di grande attualità. Perché si può essere ragionevolmente sicuri e non c’è da preoccuparsi più di tanto sui "vaccini" e, più in generale, dei famaci che vengono autorizzati ? Il caso di marzo 2021 del vaccino anti-Covid19 "AstraZeneca" è solo l'ultimo di tanti "allarmi" per lo più ingiustificati o fuorvianti. La sospensione, in via precauzionale, della somministrazione di un farmaco dimostra che i controlli a livello regionale e nazionale, tutto sommato, funzionano. Per restare nel caso specifico del vaccino anti-Covid19 "AstraZeneca", riferendoci ad alcuni degli effetti avversi "sospetti" messi sotto la lente delle agenzie nazionali che si occupano di farmacovigilanza vi rimandiamo alle "FAQ" del sito del Paul Ehrlich Institute, l'agenzia federale tedesca che in Germania ha messo subito a tacere eventuali "sirene" allarmistiche (in Italia, purtroppo, una simile chiarezza comunicativa non c'è stata, anzi...). Qualche giorno dopo, l'EMA (European Medicine Agency) ha riportato le conclusioni di questa prima "revisione", ribadendo l'efficacia del farmaco e, nel soppesare benefici e possibili rischi, ricordando gli innegabili vantaggi della vaccinazione. Alcuni particolari effetti avversi segnalati (come le "CVST", trombosi cerebrale dei seni venosi) restano ancora sotto indagine per valutarne l'eventuale correlazione con la vaccinazione. Per una sintesi vi riportiamo anche il comunicato di Adnkronos. Ora, (ci) chiediamo: i titoloni da paura che qualche testata giornalistica ha pubblicato rappresentano una corretta informazione e sono di una qualche utilità per i cittadini? Vi lasciamo alla lettura di questo articolo , pubblicato su "Il post", per una lucida riflessione sulla questione. |